Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da maggio, 2019

"Ostacoli" di Dede Riva

Se nella vita ti trovi di fronte a un ostacolo, cerca di non perderne mai di vi­sta la duplice valenza: da una parte - quella cui dai maggior peso - la difficoltà, ma dall'altra l'opportunità, la grande occasione che ti viene offerta di acquisire nuove qualità e di diventare più completo, integrandole con quelle già in tuo possesso. Non fermarti al primo aspetto continuando a guardare l'ostacolo, ad analiz­zarlo, a sezionarlo, ingigantendone così le dimensioni e lasciandoti sopraffare da esso. Non è questa la sua funzione, ma piuttosto quella di stimolarti ad an­dare avanti. In fondo l'ostacolo sa di te molte più cose di quante tu non sappia. Sa, per esempio, che in te alcune forze sono pronte per venire alla luce; lo sa molto pri­ma che tu te ne accorga. E sa anche che, per attuare la trasformazione, devi ab­bandonare vecchi schemi mentali e modelli di comportamento superati. E allo­ra ti si costruisce davanti, pezzo dopo pezzo, sulla base delle informazioni ch

Salvatore Brizzi - Intervista di Giulietta Bandiera sul concetto di Uomo Nuovo

Salvatore Brizzi, noto autore, editore, relatore e… mago, intervistato a Torino, la sua città, per ISPA da Giulietta Bandiera. La magia autentica avviene dentro di noi Qual è per Salvatore Brizzi, alchimista dei nostri tempi, il significato di “mago”? Mago è colui che ha capito che la cosa importante è il lavoro fatto su di sé. Colui che, grazie a questo, riesce a modificare la propria realtà, senza contare su fattori esterni. Il mago all’“ottava  alta” è colui che ha preso coscienza che l’interno “è” l’esterno e con la propria volontà, ma anche e soprattutto con l’apertura del cuore, porta a compimento un importante lavoro su se stesso sia a livello psicologico che spirituale. Qual è il tuo pensiero sull’ “Uomo Nuovo”? Chi è per te e come si realizza? L’Uomo Nuovo è colui che avrà integrato dentro di sé il maschile e il femminile, che avrà saputo fondere al suo interno le caratteristiche migliori di entrambi i sessi in modo armonioso ed equilibrato. Il che sta

YEZALEL, l'Angelo della Fedeltà

Quando sono venuto al mondo era già presente in me tutto il progetto del­la mia vita. Non secondo un determinismo che non lascia spazio al libero ar­bitrio, ma in accordo con la duplice libertà in dotazione al mio Sé: la libertà di programmare la mia esistenza terrena, esercitata nel periodo che va da morte a nuova nascita - una libertà assistita da Voi, Entità Spirituali, in misu­ra inversamente proporzionale al grado dí consapevolezza da me acquisito nell'esistenza precedente - e la libertà di scegliere la via da percorrere qui sul­la Terra per raggiungere quegli obbiettivi. Ed è proprio quest'ultima che a volte mi ha portato per strade cieche, tortuose, interminabili. Ma solo appa­rentemente, perché anche da questi percorsi devianti mi sono derivate fertili indicazioni. Tutto però diventava pesante, lento e doloroso. Ora, Yezalel, Angelo che Nutri il Nuovo con le Forze maturate nel Pas­sato, sono pronto a ricevere il tuo insegnamento prezioso, così da scorgere dav

“La trama della vita” di Dede Riva

Ti sembra a volte che i tuoi giorni siano vissuti a caso, slegati uno dall'altro? O hai la sensazione che un filo sottile li unisca e che le tue azioni, i tuoi pensie­ri, le tue emozioni di oggi siano frutto di ciò che hai fatto, pensato e sentito ieri e matrice, a loro volta, di ciò che farai, penserai e sentirai domani? Esiste una differenza abissale tra un atteggiamento e l'altro. Nel primo tu ti lasci vivere dalla vita, inconsapevole del tuo potenziale creativo nei suoi con­fronti. Nel secondo prendi in mano tu le redini della tua esistenza e le tieni sal­damente, dirigendola verso le mete che tu sai essere giuste per te. È solo quando impari a riconoscere la trama della tua vita che puoi lasciarti andare, lasciarti vivere da essa, non con un atteggiamento fatalistico, ma nella consapevolezza, avvertita con il cuore e con la mente, di fare parte del grande flusso della Vita, di farne parte in modo ricettivo e creativo. È un sottile equilibrio, difficile da

Medicina dell'Ascolto: la Salutogenesi e l'armonia evolutiva del nostro corpo

“Therapeuo” significa in prima istanza “servire” nel senso di “avere cura”. Da qui tutti i derivati possibili, primo tra tutti quello di “curare”, da intendersi sempre nel senso originario, cioè quello di servire, aver cura. La “therapeia” è, appunto, l’atto del “prendersi cura”. Il termine moderno di “medico” con tutti i suoi derivati, deriva dal greco “medo” che vuol dire, in prima istanza, “regolare”, “ordinare”, quindi, “tenere in ordine”, ossia “avere cura” (tenere in ordine qualcosa è, appunto, averne cura; e il medico è, o dovrebbe essere, colui che tiene in ordine). Peraltro, dal greco “medo” deriva anche il latino “medeor” che significa, ovviamente, “curare”, ma sempre in un senso, come dire, esistenzialmente marcato; tanto che da “medeor” deriva anche “meditor” (meditiamo gente…). “Auscultare”, indica propriamente l’atto del “porgere orecchio” , stare a udire con attenzione. Se poniamo attenzione al gesto del porgere l’orecchio, per porgere l’orecchio dobbiamo me

“ALADIAH, l'Angelo della Grazia” di Dede Riva

Se esamino i miei rapporti interpersonali passati, trovo alcune situazioni nelle quali, a causa di una sensibilità ampia ma incontrollata, ho reagito in modo affatto produttivo: per timore di vedere sconvolto il mio precario equilibrio, anziché cercare nuovi punti di riferimento, mi sono irrigidito, precludendomi la possibilità di rapporti di scambio appaganti. Oggi, Aladiah, Fratello della Grazia che rende Sensibili, sono in grado di comprendere che proprio questa sensibilità è il mio punto di forza perché mi consente di recepire le informazioni provenienti dalla mia interiorità, dai miei interlocutori, dal Pianeta e dal Cosmo, di comunicare con tutti questi piani e agire in conformità. Posso finalmente aprirmi al mio sentire per gioi­re della sua intensità e immettere questa gioia in ogni istante della mia esistenza, e, poiché la gioia non passa mai inosservata, profonderla a piene mani a tutti coloro che, trovandosi a incrociare il mio cammino, ne sono at­tratti. Una gioi