Passa ai contenuti principali

Medicina dell'Ascolto: la Salutogenesi e l'armonia evolutiva del nostro corpo



foto 4

“Therapeuo” significa in prima istanza “servire” nel senso di “avere cura”. Da qui tutti i derivati possibili, primo tra tutti quello di “curare”, da intendersi sempre nel senso originario, cioè quello di servire, aver cura. La “therapeia” è, appunto, l’atto del “prendersi cura”. Il termine moderno di “medico” con tutti i suoi derivati, deriva dal greco “medo” che vuol dire, in prima istanza, “regolare”, “ordinare”, quindi, “tenere in ordine”, ossia “avere cura” (tenere in ordine qualcosa è, appunto, averne cura; e il medico è, o dovrebbe essere, colui che tiene in ordine). Peraltro, dal greco “medo” deriva anche il latino “medeor” che significa, ovviamente, “curare”, ma sempre in un senso, come dire, esistenzialmente marcato; tanto che da “medeor” deriva anche “meditor” (meditiamo gente…).
“Auscultare”, indica propriamente l’atto del “porgere orecchio” , stare a udire con attenzione. Se poniamo attenzione al gesto del porgere l’orecchio, per porgere l’orecchio dobbiamo metterci di lato con la testa, non di fronte, non sopra, ma di lato. Di lato ci si mette in cammino per essere compagni di viaggio. Si ribalta così totalmente l’idea del medico che detiene nelle sue mani il potere della tua vita, il medico è un Accompagnatore che cammina con te sulle vie della vita.
In questo modo il medico ridà vita alla radice semantica della parola medico, “medo”, “ordinare” e mette ordine nei ruoli rimettendoli nella loro giusta dimensione.
Con la “Medicina dell’Ascolto” si scardina ogni eventuale posizione gerarchica del medico, si cammina invece insieme come compagni di viaggio lungo la via della com-prensione dell’esistenza (prendere con sé il senso della vita, anche con i suoi paradossi e quindi anche con la malattia, capendone i significati e i percorsi) e llogo-LUOGO-PREVIO-1-3.jpga persona non si sente più sola ad affrontare la com-prensione delle cose e la propria esistenza con i suoi eventuali disagi.
Le tre necessità dell’uomo di cui si prende cura la Medicina dell’Ascolto
La vita, in generale e in particolare quella dell’uomo, necessita di tre cose fondamentali:
cibo, aria, relazione. È il cammino evolutivo che ha fatto la cellula primordiale, essa infatti si è evoluta con dei foglietti embrionali, cioè dei tessuti da cui derivano tutti gli organi: l’endoderma, il foglietto della sopravvivenza, quel foglietto che darà  sviluppo all’apparato gastroenterico e ai polmoni, organi necessari per il nutrimento, quindi boccone cibo e boccone aria. Il  mesoderma,  che darà origine all’apparato osteoarticolare = mi muovo nel mondo. L’ectoderma che darà origine al sistema nervoso che ci permette una vita di relazione. Boccone, movimento e sostegno e quindi relazione. La relazione è l’apice dell’evoluzione. Tutta la creazione è fondata sulla relazione, tutto è incominciato dall’incontro di atomi, molecole, l’idrogeno si è incontrato con l’ossigeno per formare l’acqua, il carbonio si è unito con  l’idrogeno e con l’ossigeno per formare idrocarburi: tutto è relazione! L’essere umano poi è l’essere sociale per eccellenza… Senza relazione si muore, ci si ammala, non si cresce. Senza relazione non c’è vita! Un bambino nasce perché c’è l’incontro tra due cellule…
La Medicina dell’Ascolto è un luogo in cui accade una relazione che permette alla persona di “sentirsi a casa” e occuparsi delle tre necessità fondamentali:
CIBO inteso come NUTRIMENTO: capacità di sapersi e farsi nutrire dalla Vita per crescere ed evolvere fino al compimento della nostra esistenza
ARIA respirazione, che non è solo imparare a respirare ma è CONGRUENZAritmo ossigeno e anidride carbonica, e quindi yin e yang, il maschile e il femminile, il cervello destro e il sinistro, istinto e ragione
RELAZIONE che è CONNESSIONE con il sistema nell’ “ordine dell’amore”.
Le tre parole su cui si fonda la Medicina dell’Ascolto: conoscere unire curare
Conoscere
Attraverso l’anamnesi bioenergetica, l’embriologia e la kinesiologia emozionale il medico conosce la persona a 360 gradi (a livello biologico, energetico, emozionale, transgenerazionale) con i suoi meccanismi patogenetici, eziologici e con le sue predisposizioni. La persona, a sua volta, mediante questo percorso conosce il suo corpo, con i suoi bisogni, le sue necessità, i suoi limiti, e attraverso questo svelamento del corpo inizia a decodificare la sua persona e a comprendere anche le sue modalità relazionali con l’ambiente.
Unire
La salute sta nell’equilibrio e nell’unità (pensiamo alla cellula tumorale che chiamiamo “cellula impazzita” perché appunto non risponde più ad un equilibrio del tutto, non segue più il criteri dell’organo di cui fa parte, va per conto suo, è un’isola!
Dobbiamo unire prima che si evidenzi una malattia: questa è prevenzione…
Come si unisce? Con l’integrazione bioenergetica e quindi con la conoscenza, l’integrazione e la coerenza dei tre livelli: pancia –istinto, cuore –emozioni e affettività, mente –volontà e razionalità. Spesso, nella nostra vita, i tre livelli agiscono in modo discordante, l’istinto dice una cosa la ragione ne fa un’altra, per esempio; e quasi sempre ciò accade senza che ci sia da parte nostra una qualche consapevolezza. A lungo andare, queste diventano situazioni ammalanti.
Curare
L’integrazione bioenergetica e la coerenza dei tre livelli, istinto-cuore-mente, sono già una cura e una grande prevenzione. Poi ci sono i drenaggi emozionali e biosistemici per liberare la matrice dalle tossine e dalle memorie. Se ci sono patologie già in atto si procede con percorsi di guarigione sia attraverso opportuni rimedi, sia attraverso l’integrazione emozionale e biosistemica, senza peraltro dover abbandonare eventuali altre cure e/o percorsi con altri medici e specialisti.
variante logo2.jpg

La Medicina dell'Ascolto
Corso di Salutogenesi con la Dott.ssa Laura Cea – Medico Chirurgo
1° Modulo: 21 e 22 Settembre

Per informazioni e prenotazioni:
tel. 02 837 3930  info@psicodinamicaispa.it  



Commenti

Post popolari in questo blog

Desiderare

  Mano a mano che procedi nella tua ricerca spirituale, percepisci un fatto straordinario: tutto ciò che desideri si realizza. All'inizio fatichi a riconoscere il legame tra la tua pulsione e l'attuazione del tuo desiderio e attribuisci quest'ultima al caso, a un colpo di fortuna, ma quando la cosa si verifica due, tre... "n" volte, allora sei costretto ad arrenderti all'evidenza della relazione. A questo punto però può nascere in te una curiosità: qual è la "legge" che sottende il fenomeno? Non è di natura fisica, naturalmente, ma psicospirituale e dice che: "I simili si attraggono". Accade allora che quando il chakra del cuore comincia ad aprirsi e ad accelerare la sua vibrazione, attrae a sé vibrazioni affini; in altre parole il tuo desiderio attira a te la realizzazione di ciò a cui aspiri. Questo succede anche per quanto riguarda le persone con le quali entri in contatto; sono persone che si stanno muovendo sulla tua stessa ottava evol...

TRASFORMAZIONE È RESURREZIONE

  TRASFORMAZIONE È RESURREZIONE Può darsi che in passato tu abbia sofferto molto, può essere che tu abbia agito male nei confronti di te stesso, degli altri e del Pianeta; può essere che tu abbia pensato di essere una persona inadeguata, incapace, insignificante, o che, viceversa, la vita non ti abbia tenuto nella giusta considerazione, non abbia sa­puto valorizzare i tuoi meriti. Qualsiasi siano stati i tuoi pensieri, i tuoi senti­menti, le tue azioni fino a oggi, ora è il momento di trasformarli perché è giun­to per te il momento di risorgere. Resurrezione non significa rinnegare tutto ciò che sta alle tue spalle, ma anzi utilizzarlo come trampolino, come punto di forza per una vita totalmente nuo­va, per portare la tua esistenza a un'ottava superiore. Non c'è bisogno di morire fisicamente per compiere questo passaggio; ciò che occorre è semplicemente lasciare cadere il vestito, oramai usurato, delle vecchie abitudini, dei vecchi schemi mentali, dei vecchi atteggiamenti. Riso...

Positività

 Senti tanto parlare di pensiero positivo. Anche su queste pagine, non passa giorno in cui non se ne faccia cenno. Ma cos'è che rende positivo un pensiero? O, in altre parole, come si fa a pensare ín positivo? È molto semplice: basta saldare quel pensiero a un sentimento d'amore. Funziona in ogni situazione. Se, per esempio, hai un problema con il tuo stomaco che non funziona come dovrebbe, anziché riempirti di pastiglie, che ti danno solo un sollievo momentaneo, circondalo per qualche istante della tua attenzione, esponigli le tue esigenze, richiamalo alle sue responsabilità e, alla fine, ringrazialo di quello che ha fatto e farà per te. Lo stesso se hai un problema di conflittualità o di incomprensione con una persona: parlale mentalmente, cerca di comprendere il motivo del conflitto, esponile, sempre a livello Mentale, le tue motivazioni e le tue esigenze, trattala con rispetto e, ancora, ringraziala per tutto quello che ti sta insegnando attraverso il vostro rapporto. Se ci...