Ci sono dei momenti nella vita in cui la confusione regna sovrana.
Forse stai attraversando uno di questi, forse sei in quella condizione in cui ora prendi una decisione che ti sembra la più giusta e tra cinque minuti ne prendi un’altra, opposta alla prima, che ti appare ancora più giusta e così via, in uno stillicidio frustrante della tua capacità pensante.
Già, il problema è proprio questo: non sei tu a dirigere la tua mente, ma è essa che ti porta dove vuole.
La confusione però non è una condizione inevitabile della tua vita, perché non lo è della Vita. Il divenire lo è, così come la ricerca dell’armonia tra gli opposti che tu man mano decidi di prendere in considerazione, ma non la confusione. Essa è un optional che tu scegli, pagandolo anche a caro prezzo, perché ritieni di non poterne fare a meno, ma non è parte essenziale.
Prova a non forzarti a prendere decisioni, prova a spostare la tua attenzione sugli aspetti positivi della situazione - e sicuramente sono presenti - così come si faceva da bambini con certe illustrazioni che nascondevano al loro interno altre immagini. All’inizio sembrava di non riuscire a scovarle, perché era tutto un groviglio di linee, ma quando lo sguardo cominciava a seguire percorsi insoliti, ecco che saltava fuori, nitida, la figura ricercata.
Gioca con la tua confusione, non prenderla troppo sul serio, scovane gli aspetti ridicoli ed enfatizzali con ironia, con lo stesso distacco che avresti se tu fossi spettatore di te stesso.
Lascia che, in questo modo, il rumore della confusione perda di intensità, si smorzi e si esaurisca nella pacata voce del Sé, nei suoi silenzi pieni di saggezza, di discernimento e d’amore.
Dede Riva, Nuove Meditazioni Quotidiane, Edizioni Mediterranee.
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