Per quanta malvagità, ignoranza, inconsapevolezza tu possa vedere oggi nella tua vita, potrai vedere altrettanta bontà, saggezza e amore.
Hai almeno due possibilità a questo proposito.
La prima è spostare i tuoi occhi dalle situazioni del primo tipo verso quelle del secondo, non per seguire la strategia dello struzzo, ma perché è solo puntando sul positivo che puoi modificare una situazione negativa, in qualsiasi aspetto della vita.
Ad esempio, se sei ammalato, non è continuando a pensare alla tua malattia e parlando di essa con tutti che potrai superarla. Viceversa, potrai innescare il tuo potenziale di guarigione inviando pensieri positivi al tuo corpo e all'organo sofferente.
La seconda possibilità è quella di portarti al di sopra della dualità bene- male, entrando in contatto con il Sé, che è il mediatore tra te e l'Uno. In questo modo riesci a comprendere tutto perché riannodi le trame del Progetto Divino.
È come se tu potessi sorvolare la tua vita a un'altezza da terra che ti consenta di vedere contemporaneamente la situazione specifica e l'intero contesto in cui essa si svolge; ne comprenderesti le motivazioni e le dinamiche al di là dello spazio e del tempo.
Non è impossibile, forse neppure tanto difficile, forse ti è già successo altre volte senza che tu ne fossi appieno consapevole, in tutte quelle situazioni nelle quali ti sembrava che la vita intera ti crollasse addosso, che non ci fosse via d'uscita e poi, all'improvviso, ti è arrivata un'idea, un flash che ti ha consentito di ribaltare tutto quanto e di virare quella che vivevi come una tragedia in un sorprendente stimolo di crescita.
Quelli sono i momenti in cui sei stato in contatto con l'Uno.
Forse non ti è ancora successo, ma questo è un motivo in più per provarci, proprio adesso. Qualsiasi alternativa tu scelga tra le due, ti recherà dei benefici perché renderà la tua vita più ricca e consapevole.
Fai la tua opzione con calma, tenendo sempre presente che in qualsiasi momento puoi passare dall'una all'altra in piena libertà. La via dell'evoluzione non passa attraverso la coerenza, che spesso genera rigidità, ma la costante presa di coscienza.
Dede Riva, Nuove Meditazioni Quotidiane, Edizioni Mediterranee.
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