Senti tanto parlare di pensiero positivo. Anche su queste pagine, non passa giorno in cui non se ne faccia cenno. Ma cos'è che rende positivo un pensiero? O, in altre parole, come si fa a pensare ín positivo?
È molto semplice: basta saldare quel pensiero a un sentimento d'amore.
Funziona in ogni situazione. Se, per esempio, hai un problema con il tuo stomaco che non funziona come dovrebbe, anziché riempirti di pastiglie, che ti danno solo un sollievo momentaneo, circondalo per qualche istante della tua attenzione, esponigli le tue esigenze, richiamalo alle sue responsabilità e, alla fine, ringrazialo di quello che ha fatto e farà per te.
Lo stesso se hai un problema di conflittualità o di incomprensione con una persona: parlale mentalmente, cerca di comprendere il motivo del conflitto, esponile, sempre a livello Mentale, le tue motivazioni e le tue esigenze, trattala con rispetto e, ancora, ringraziala per tutto quello che ti sta insegnando attraverso il vostro rapporto.
Se ciò che ti impedisce di essere felice è un evento del passato, rivolgi a esso il tuo pensiero, cercando di captare il messaggio che quell'avvenimento recava per te, il dono evolutivo che, celato da un brutto involucro, si è rivelato poi un gioiello prezioso. Ringrazia il tuo karma per averti offerto quella opportunità e te stesso per avere saputo coglierla al volo.
Non hai bisogno di essere né un santo né un eroe per fare questo; devi solo essere consapevole del fatto che il tuo pensiero, meraviglioso strumento che ti può aprire le porte del paradiso, per farlo, ha bisogno di andare sempre di pari passo con il tuo cuore.
Spalanca al tuo pensiero amorevole ogni cancello, lascia che dilaghi ora in tutte le direzioni e, prima di tutto, verso te stesso.
Dede Riva, Nuove Meditazioni Quotidiane, Edizioni Mediterranee.
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