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UTILIZZO DEL PENSIERO

 

"Si diventa ciò che si pensa, questo è l'eterno mistero"
(Maitry Upanishad 6, 34)

L'Eterno grandissimo mistero che attribuisce al pensiero la capacità di trasformare ogni dimensione: fisica, energetica, emozionale, spirituale.

La capacità pensante è ciò che consente di attuare ogni indagine e sperimentazione psicospirituale; a questo scopo necessita di un training, di un vero e proprio processo educativo che la porti a essere uno strumento di crescita nelle nostre mani e non una forza incontrollata che, muovendosi a casaccio, diventa padrona del nostro sentire e del nostro essere. Dobbiamo divenire noi padroni del nostro pensiero, altrimenti non è possibile nessuna forma di crescita consapevole.


Anche perché una capacità pensante lasciata a se stessa può portare molto lontano dalla meta desiderata ed essere pericolosamente distruttiva. Il pensiero ha infatti una tendenza irrefrenabile all'espansione, è molto più leggero del gas più rarefatto esistente in natura e più veloce della luce. Ed è questa sicuramente una delle sue caratteristiche più rilevanti, perché significa che può prescindere dai limiti spazio-temporali cui la dimensione fisica è vincolata.


Il pensiero quindi è una forza potentissima, nel bene come nel male, ed è punto cruciale della nostra evoluzione educarlo in modo da poterlo gestire in maniera costruttiva per la nostra crescita personale, così come per quella del Pianeta

.

Esiste in questa fase dell'anno un periodo che per la tradizione esoterica ha un'importanza fondamentale: sono i giorni che vanno dal 26 dicembre al 6 gennaio, deputati da tempo immemorabile alla "Programmazione Natalizia".


Questo periodo è ritenuto sacro da molto tempo prima della nascita di Ge
sù' e     antiche popolazioni quali gli Assiri, i Greci e i Romani lo celebravano con grandi   feste. Questi, che vengono chiamati "i dodici giorni santi", rappresentano un punto   di svolta particolare nell'arco dell'anno, quello in cui il Sole, dopo il black-out   autunno-inverno torna "invitto" (queste celebrazioni erano infatti dedicate al Sol   Invictus) a vivificare la natura. In questo periodo infatti il nostro Pianeta entra in   contatto con forze non solo naturali, ma psicospirituali di grande potenza,  chiamate  anche Solari, o del Graal.


Tali forze, che invieranno i loro influssi durante tutto l'anno, differenziandone la qualità a seconda del movimento della ruota zodiacale, concentrano la loro potenza in questi giorni, che vengono a rappresentare quindi una sorta di indice dell'anno a venire. Secondo la scienza dello spirito ogni uomo ha la possibilità di programmare questo indice, pianificando, attraverso l'utilizzo della capacità pensante, la propria vita per l'intero anno, proprio con l'aiuto delle qualità zodiacali.

I dodici giorni sono simboli dei dodici mesi secondo la tabella che segue:

Giorno

Segno zodiacale

Mese

Qualità

26 dicembre

Capricorno

Gennaio

Coraggio

27 dicembre

Acquario

Febbraio

Discrezione

28 dicembre

Pesci

Marzo

Generosità

29 dicembre

Ariete

Aprile

Devozione

30 dicembre

Toro

Maggio

Equilibrio

31 dicembre

Gemelli

Giugno

Perseveranza

1 gennaio

Cancro

Luglio

Distacco

2 gennaio

Leone

Agosto

Compassione

3 gennaio

Vergine

Settembre

Cortesia

4 gennaio

Bilancia

Ottobre

Ottimismo

5 gennaio

Scorpione

Novembre

Pazienza

6 gennaio

Sagittario

Dicembre

Utilizzo del pensiero

Vediamo ora le modalità.
Un'attività di programmazione richiede preventivamente un'operazione di presa di coscienza delle risorse a disposizione. Quando pianifichi un viaggio, ad esempio, hai bisogno di sapere di quanto denaro puoi disporre, di quanti giorni, quali sono le mete preferite ecc. e su queste basi prendi la tua decisione.

(1) Pare tra l'altro che tale momento non sia da collocare storicamente al 25 dicembre, ma sotto il segno del Leone o della Vergine (si veda, a questo proposito, Oroscope Lexicon, Archivi Taiger, Wermag Hermann, Bauer, Friburgo), e che sia stato trasportato a questa data proprio per rendere ancora più solenne il periodo in questione.

Per quanto riguarda la Programmazione Natalizia l'operazione dedicata a tutto questo viene chiamata retrospezione e consiste nell'attuare, a partire dall'I I dicembre, un'indagine a ritroso dell'anno che sta per concludersi. Armato di carta e penna, con l'aiuto magari della tua agenda o del tuo diario, scorri a grandi linee da dicembre a gennaio l'anno trascorso, cercando di individuare tutte le azioni non portate a termine, tutte le situazioni che ti hanno procurato insoddisfazione o delusione, tutte quelle in cui non ti sei sentito all'altezza, quelle in cui ti sei sentito separato dagli altri, i sentimenti di inadeguatezza, vendetta, amarezza, odio, gelosia, invidia... insomma tutto ciò che può aver accumulato karma sulle tue spalle.

Compiuti questi preliminari indispensabili, dalla sera del 25 (il giorno, esotericamente parlando, inizia alle ore 18, quindi da quell'ora del giorno di Natale si può cominciare) sí inizia ad attuare la programmazione.

Programmazione Natalizia significa pianificare un viaggio nel tempo, e più precisamente nell'anno che ti attende; significa inserire tutto ciò che vuoi fare, vedere, pensare, sentire e essere da un punto di vista lavorativo, affettivo, conoscitivo ed evolutivo nell'arco dei dodici mesi davanti a te. Quando si parla di crescita, però, si sa che questa non può avvenire — o viene grandemente frenata — se prima non vengono eliminate le zavorre karmiche. È a questo punto che entra in gioco il lavoro fatto attraverso la retrospezione.

Analizzando tutto ciò che hai scritto in quella fase, individua quali azioni puoi pianificare per compiere qualcosa che nell'anno trascorso non sei riuscito a compiere per mancanza di coraggio e inseriscile nella programmazione per il mese di gennaio. Infatti in questo mese, di cui il 26 dicembre è simbolo nel breve periodo de "I dodici giorni santi", la forza zodiacale più vicina a te e più influente sarà, come sappiamo, il coraggio e quindi avrai tutto il suo aiuto e il suo sostegno. Non solo, avendo già impresso nel tuo corpo eterico, il corpo legato all'attività pensante, il pensiero di quell'azione, la attirerai a te e, quando ti troverai a compierla, tutto avverrà molto facilmente perché sarà per te come richiamare qualcosa che fa già parte della tua esistenza.

Puoi programmare anche azioni legate a questa qualità che non abbiano la loro motivazione nell'anno passato, ma che desideri immettere nella tua vita, come per esempio imparare uno sport che ti richieda coraggio o altro.
Durante la giornata del 26 puoi continuare a inserire nel tuo elenco per il mese di gennaio altre azioni che ti richiedano lo sviluppo e l'applicazione di quella stessa qualità.

La sera del 26 ripeterai la stessa operazione, spostando la tua attenzione sulla qualità della discrezione e così via fino a coprire tutte le qualità zodiacali e l'intero anno.
Poiché l'accezione esoterica di queste qualità è più ampia di quella comunemente seguita, consiglio di rileggerne le introduzioni riportate all'inizio di ogni mese.
È importante che la programmazione preveda azioni; inserire frasi del tipo "Io sarò coraggioso" non porterà ad alcun risultato, ma frasi legate al tuo agire — "Io imparo a guidare la macchina", "Io chiedo un aumento di stipendio" o
"Chiedo a Tizio di restituirmi i soldi che glí ho prestato" ecc. — saranno quelle giuste perché la tua sia una programmazione efficace.

Quanto detto non è in contraddizione con il fatto che tu possa programmare attività per lo sviluppo delle tue dimensioni sottili; anzi è molto importante che la tua programmazione sia equilibrata e preveda quindi attività per lo sviluppo e il miglioramento del tuo corpo fisico, eterico, astrale e spirituale. Fai attenzione che, anche per le dimensioni più sottili, tutto ciò che programmi arrivi fin sul piano materiale: quindi per esempio, se pianifichi "dieci minuti di meditazione ogni giorno", questa è un'attività destinata al miglioramento del rapporto con il tuo Sé, che prevede però una precisa azione da svolgere concretamente.

Durante l'anno poi procederai all'attivazione della programmazione, riprendendo all'inizio di ogni mese il quaderno su cui hai segnato le varie attività da svolgere. Le forze psicospirituali coinvolte durante il periodo natalizio verranno in tuo aiuto nel corso del mese di loro competenza facilitando le azioni programmate e contribuendo a migliorare la tua vita, allargando il tuo campo d'azione.

Un altro aspetto importante legato alla Programmazione Natalizia è costituito dai sogni che farai in questo periodo: è facile che alcuni dí essi siano connessi a questa attività e che ti inviino quindi messaggi e indicazioni legati al mese che stai programmando; trascrivili, indicando la data (i sogni fatti nella notte tra il 25 e il 26 sono legati al mese di gennaio, quelli della notte tra il 26 e il 27 al mese di febbraio e così via) e conservali insieme 'alla programmazione stessa, per rileggerli all'inizio del mese a cui si riferiscono.

Può essere d'aiuto la ripetizione quotidiana di un mantra dedicato agli Esseri elementari, le entità legate ai quattro elementi della natura: terra, acqua, aria e fuoco. Tale mantra, che va ripetuto mentalmente, alla sera, per ognuno dei Dodici Giorni Santi, in fase di espirazione, dice:

"Esseri elementari, che avete il compito, venendomi incontro dal mondo esterno, di farmi capire come è stato ideato, come muta e come viene conservato, datemi la forza, avendo esaminato all'indietro l'anno trascorso, di programmare quello che non ho capito per l'anno che mi attende".

Poiché è un po' lungo, sarà meglio suddividerlo in due o più atti respiratori.

E ora, per capire quanto la Programmazione Natalizia sía fondamentale per la nostra evoluzione, un pensiero che ci viene dalla saggezza orientale:

"A un discepolo che si lamentava dei propri limiti il maestro disse: `E vero, sei limitato. Ma hai notato che oggi riesci a fare delle cose che avresti ritenuto impossibili quindici anni fa? Cos'è cambiato?'.
`Sono cambiate le mie capacità'.
`No. Sei cambiato tu'.
`E non è la stessa cosa?'.
`No. Tu sei quello che pensi di essere. Quando il tuo modo di pensare è cambiato,   tu sei cambiato'"
2. 
  (2) Anthony de Mello, Un minuto di saggezza, op. cit.

Dede Riva, Nuove Meditazioni Quotidiane, Edizioni Mediterranee.

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