Spesso sei così legato alle immagini della tua piccola realtà da ritenere che solo questa esista.
Allora vivi circondato da problemi e limitato, in un circolo vizioso in cui i tuoi supposti limiti ti impediscono di risolvere i tuoi supposti problemi. A motivo di questo tuo modo di pensare, questi ultimi si ingigantiscono — la verità è che non sono i problemi ad aumentare di dimensione, ma la tua immaginazione a farli lievitare — rendendo di pari passo più estesi i tuoi limiti.
È ora che tu cambi punto d'osservazione; comincia a vedere te stesso e il tuo mondo con gli occhi di un "maestro". Hai già vissuto esperienze formative così numerose, in questa e in altre esistenze, che esistono in te potenzialità e risorse infinite. Non solo, la tua origine è divina e altrettanto il tuo destino.
Quindi, lascia perdere, o per lo meno non farti sconvolgere, dai piccoli dettagli che tentano di abbagliarti con luci che presto si spengono; focalizzati piuttosto sull'intera commedia della Vita che si sta spiegando di fronte a te in tutta la sua vastità, e scopri il tuo ruolo nella vicenda che ti sta ricongiungendo all'Unità.
Non lamentarti di non sapere qual è il tuo destino o la tua missione: il tuo destino è la ri-unione con l'Uno e la tua missione è realizzare con gioia e consapevolezza ciò di cui la Terra ha bisogno da te. E l'informazione dell'uno e dell'altra è in te da sempre, da quando ti sei staccato da una lontanissima stella, che tuttora brilla nell'oscurità degli spazi cosmici, per venire a vivere la tua vita qui sulla Terra.
Ricorda, sei figlio delle stelle e dí esse hai tutta la luce; non lasciati ingannare da una fioca luce di candela che il più piccolo soffio di vento può estinguere da un minuto all'altro.
Dede Riva, Nuove Meditazioni Quotidiane, Edizioni Mediterranee.
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