Forse non ne sei ancora consapevole, ma tu possiedi uno strumento che può farti partecipe del continuo processo creativo della vita. Oppure della sua distruzione. È la tua mente.
Tu non sei la tua mente, tu possiedi una mente e la utilizzi. A
volte bene, a volte male; comunque sempre molto meno di quanto tu possa fare.
Il tuo potenziale mentale è enorme, ma ancora non lo sfrutti appieno o
nella direzione giusta per te.
Ogni volta che formuli un pensiero
positivo, si apre per te uno spiraglio nella porta del tuo paradiso personale,
o per lo meno riesci a gettare un'occhiata dal buco della serratura. E ciò che
intravedi è così bello, che desideri vederne un po' di più. È proprio così:
ogni pensiero positivo ne richiama un altro e poi un altro ancora.
Se formulare il primo - o i primi - ti
costa un po' di fatica, i successivi saranno sempre più facili e sgorgheranno
sempre più spontaneamente, perché anche la tua mente ama vivere in paradiso.
Può darsi che di tanto in tanto tu abbia un rigurgito di negatività, ma se ne sai cogliere il messaggio, ti rendi conto che è solo un richiamo per riprendere con più slancio la strada verso la meta che hai scelto per te.
Quando senti che questo momento sta per arrivare, osservalo
con calma, trasformalo con creatività e poi voltati indietro a guardarlo;
prenderai coscienza della straordinaria funzionalità di quell'evento nella tua
evoluzione.
Inoltre c'è un altro aspetto molto intrigante relativo alla nostra mente. Sappiamo che in natura, se un organo non viene utilizzato, si riduce di peso e dimensioni, fino ad atrofizzarsi; questo però non sta accadendo al nostro cervello, grandemente sottoutilizzato, che, in controtendenza, tende invece ad aumentare sia di peso che di volume, seppure in tempi lentissimi.
C'è inoltre da considerare il fatto che viviamo nell'epoca del computer, strumento sul quale possiamo scaricare parte delle nostre memorie; ma che senso avrebbe, visto che abbiamo quasi il 90% di potenziale mentale inutilizzato, sicuramente in grado di archiviarle?
Forse, ed è mia opinione personale, senza alcun supporto scientifico a sostegno al momento, nella parte non ancora in funzione stanno silenti centri preposti a "nuove" potenzialità, pronte ad attivarsi non appena scatti in noi il bisogno, così come preesisteva nel cervello dei nostri antichissimi antenati il centro della parola, prima che quegli uomini strutturassero i suoni in linguaggio.
Forse telepatia, psicometria, telecinesi, telediagnosi, teleterapia e tutte le
altre potenzialità che vengono definite "facoltà psichiche
superiori", ben note e codificate da tempo dalle discipline evolutive
orientali, hanno in serbo modalità di sviluppo e comunicazione così nuove che
solo l'Uomo Nuovo è in grado di innescarle.
E noi siamo Donne e Uomini Nuovi!
Dede Riva, Nuove Meditazioni Quotidiane, Edizioni Mediterranee.
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