Il tuo Sé superiore conosce sempre cosa è meglio per
te, ma non sempre riesce a far pervenire il suo messaggio alla dimensione
interessata perché il canale di comunicazione è ocduso. Esso si serve
allora di altri strumenti, tra cui, una posizione primaria occupa il
sogno.
Il sogno è considerato fin dalla notte dei tempi veicolo di messaggi
celesti; esso si esprime però con un linguaggio simbolico, celando
all'interpretazione letterale il vero significato e noi, uomini e donne
del terzo millennio, abbiamo disimparato a tradurlo, trascurando questa
potenzialità a tal punto che molti sono convinti di non sognare perché non
ricordano i loro sogni e non li ricordano proprio perché non prestano loro
attenzione.
Se già non l'hai fatto, è il momento di riappropriarti di
questa facoltà; la sera, prima di addormentarti, ripeti a te stesso una
frase del tipo: "Io ricordo perfettamente i miei sogni". Può
darsi che il meccanismo non scatti subito, ma se persisterai per qualche tempo,
ti sorprenderai un giorno ad avere chiare in mente le tue immagini
oniriche.
A questo punto puoi anche programmare i tuoi sogni, impostandoli su un problema che ti sta a cuore, per ottenere suggerimenti e indicazioni o per avere chiarimenti. Può succedere che tu non riesca subito a tradurre la simbologia onirica, ma, se questo non accade, hai comunque a disposizione uno strumento straordinario per decodificarla: la meditazione.
Poni allora durante il giorno come oggetto meditativo gli
elementi onirici che non hai compreso, e la tua capacità immaginativa e
intuitiva, unite al rilassamento, faranno emergere il vero significato,
giusto per te. Perché, esotericamente parlando, sonno, sogno e meditazione
sono tre aspetti differenti di uno stesso stato.
Inizierai allora un dialogo con il tuo Sé che ti aiuterà a percorrere con passi sicuri il tuo cammino evolutivo e ti porrà nella condizione di essere d'aiuto anche ad altre persone.
Dede Riva, Nuove Meditazioni Quotidiane, Edizioni
Mediterranee.
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