Hai mai notato quanti sono i linguaggi che ascolti durante la
giornata?
Forse credi che sia esclusivamente quello
fatto di parole cui sei abituato, ma questo è solo il più grossolano e, a
volte, fonte di malintesi.
Ce ne sono altri, più sottili, ma non per
questo meno percepibili. Ad esempio, quello che parlano gli esseri viventi dei
regni di natura cosiddetti inferiori; non è una comunicazione verbalizzata — o
forse sì, visto che tanti parlano alle loro piante e animali - ma sicuramente
di grande intensità energetica.
C'è poi il linguaggio delle emozioni,
forte, perentorio, tanto nel ricaricare quanto nel deprimere; quello dei
pensieri, ricco d'informazioni e instancabile; quello del Sé, calmo e
rassicurante; quello degli Angeli, di insegnamento e collaborazione amorevole,
e quello di Dío, fatto di silenzio, di intimità e d'amore.
Ognuno di questi piani di realtà ha
qualcosa da dirti, spesso molto importante, e tu sei in grado di comprendere
il loro messaggio se solo ti metti in sintonia con chi desidera comunicare con
te.
È solo una questione di attenzione; come
sei dotato di orecchie per percepire il linguaggio oggettivo, così già
possiedi gli organi dí questo udito sottile. Devi solo attivarli attraverso la
tua attenzione.
Prova oggi ad abbassare il volume di ciò
che ricevi dalla dimensione sensoriale oggettiva, non a spegnerlo, ma solo ad
attenuarne l'intensità, e stai in ascolto...
Dede Riva, Nuove Meditazioni Quotidiane, Edizioni Mediterranee.
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