Mi è accaduto in passato di negare il mio aiuto agli altri, temendo di non avere abbastanza per me. Questo ha innescato un moto che ha portato gli altri a loro volta a negarmi il loro aiuto quando il bisogno era mio.
Entrambi gli atteggiamenti mi hanno creato il deserto intorno, imprigionandomi in un giudizio da cui i "cattivi" uscivano di gran lunga più numerosi, inconsapevole del fatto che ero stato proprio io a innescare il processo.
Tutto questo mi ha fatto ammalare nell'animo e spesso anche nel corpo; e queste ultime sono state le opportunità più evolutive, perché, in esse, il messaggio di cui la malattia era latrice non ha potuto passare inosservato.
Entrambi gli atteggiamenti mi hanno creato il deserto intorno, imprigionandomi in un giudizio da cui i "cattivi" uscivano di gran lunga più numerosi, inconsapevole del fatto che ero stato proprio io a innescare il processo.
Tutto questo mi ha fatto ammalare nell'animo e spesso anche nel corpo; e queste ultime sono state le opportunità più evolutive, perché, in esse, il messaggio di cui la malattia era latrice non ha potuto passare inosservato.
Oggi, Habuiah, Attivatore di Guarigione, sono pronto a prendere coscienza della mia natura sensibile forte e generosa, perché capace di accogliere tutto ciò che il Cielo vi effonde.
Sono pronto a essere un individuo capace di soddisfare i propri bisogni, perché consapevole di essi e delle risorse a disposizione.
Un individuo che sa dare, perché in grado di scegliere, tra le infinite a disposizione, la cosa giusta al momento giusto.
Un individuo desideroso di dare per il piacere di farlo, al di là di ogni criterio meritocratico o discriminatorio.
Un individuo libero, quindi sicuro, autentico nel suo dare, perché conscio del fatto che tutto e solo ciò che da gli appartiene veramente.
Non il possesso che lascia vuoti, generando bisogno e malattia, ma il dare che, recando guarigione, va a colmare l'anima di ogni delizia, sia nel donatore sia in chi riceve.
Insieme a Te, con gratitudine. E così sia.
Sono pronto a essere un individuo capace di soddisfare i propri bisogni, perché consapevole di essi e delle risorse a disposizione.
Un individuo che sa dare, perché in grado di scegliere, tra le infinite a disposizione, la cosa giusta al momento giusto.
Un individuo desideroso di dare per il piacere di farlo, al di là di ogni criterio meritocratico o discriminatorio.
Un individuo libero, quindi sicuro, autentico nel suo dare, perché conscio del fatto che tutto e solo ciò che da gli appartiene veramente.
Non il possesso che lascia vuoti, generando bisogno e malattia, ma il dare che, recando guarigione, va a colmare l'anima di ogni delizia, sia nel donatore sia in chi riceve.
Insieme a Te, con gratitudine. E così sia.
L'AZIONE DEL GIORNO
In piedi, saldamente radicato a terra, la schiena eretta, le braccia appena scostate dal corpo e il palmo delle mani rivolto in avanti, sto fermo per qualche istante, respirando profondamente. Perché, dice l'Angelo:
"Colui che indietreggia, prende distanza. Colui che avanza, prende distanza. Colui che sta immobile, senza paura, Vive, Agisce, Dà!"
(Dialoghi con l'Angelo, trascritti da Gitta Mallasz).
"Colui che indietreggia, prende distanza. Colui che avanza, prende distanza. Colui che sta immobile, senza paura, Vive, Agisce, Dà!"
(Dialoghi con l'Angelo, trascritti da Gitta Mallasz).
Il punto di equilibrio: questo è il segreto del dare.
Dede Riva, Nuove Meditazioni Quotidiane, Edizioni Mediterranee.
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